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Andare oltre si può

dicembre 28, 2012
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MXmas 2011

dicembre 23, 2011

Happy holidays and best wishes for 2012, from everyone at thesignLab

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Rai per una notte

marzo 25, 2010

Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Teresa De Sio, Gillo Dorfles, Elio e le Storie Tese, Emilio Fede, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Giulia Innocenzi, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Trio Medusa, Mario Monicelli, Morgan, Nicola Piovani, Norma Rangeri, Sandro Ruotolo, Michele Santoro, Barbara Serra, Marco Travaglio, Vauro e Antonello Venditti.

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“E ora considerate se questo è un uomo”

gennaio 11, 2010

Di nuovo, considerate di nuovo
Se questo è un uomo,
Come un rospo a gennaio,
Che si avvia quando è buio e nebbia
E torna quando è nebbia e buio,
Che stramazza a un ciglio di strada,
Odora di kiwi e arance di Natale,
Conosce tre lingue e non ne parla nessuna,
Che contende ai topi la sua cena,
Che ha due ciabatte di scorta,
Una domanda d’asilo,
Una laurea in ingegneria, una fotografia
E le nasconde sotto i cartoni
E dorme sopra i cartoni della Rognetta,
Sotto un tetto d’amianto,
O senza tetto,
Fa il fuoco con la monnezza,
Che se ne sta al posto suo,
In nessun posto,
E se ne sbuca dopo il tiro a segno,
“Ha sbagliato”,
Certo che ha sbagliato,
L’Uomo Nero
Della miseria nera,
Del lavoro, e da Milano,
Per l’elemosina di un attenuante,
scrivono grande: NEGRO,
Scartato da un caporale,
Sputato da un povero cristo locale,
Picchiato dai suoi padroni,
Braccato dai loro cani,
Che invidia i vostri cani,
Che invidia la galera,
(Un buon posto per impiccarsi)
Che piscia con i cani,
Che azzanna i cani senza padrone,
Che vive fra un No e un No,
Tra un Comune commissariato per mafia
E un Centro di Ultima Accoglienza,
E quando muore una colletta
Dei suoi fratelli a un euro all’ora
Lo rimanda oltre il mare, oltre i deserto
Alla sua terra – “A quel paese!”
Meditate che questo è stato,
che questo è ora,
Che Stato è questo,
Rileggete i vostri saggetti sul Problema
Voi che adottate a distanza
Di sicurezza, in Congo, in Guatemala,
E scrivete al calduccio, né di qua né di là,
Né bontà, roba da Caritas, né
Brutalità, roba da affari interni,
Tiepidi, come una berretta da notte,
E distogliete gli occhi da questa,
Che non è una donna
Da questo che non è un uomo
che non ha una donna
E i figli, se ha figli, sono distanti,
E pregate di nuovo che i vostri nati
Non torcano il viso da voi.

ADRIANO SOFRI
“Nei ghetti d’Italia questo non è un uomo”
LA REPUBBLICA, 12 GENNAIO 2010, PAG. 7

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Che errore

luglio 15, 2009

In passato ho già detto il mio pensiero su Beppe Grillo. Vale ancora oggi, ma penso che negare la tessare del Pd a Beppe Grillo ed impedirgli di partecipare alle primarie sia un’idiozia.

I responsabili di questa decisione compiono un grande errore. Finalmente poteva esser giunto il momento di confrontarsi sul serio con chi viene catalagato come “antipolitica” ma che, difficile negarlo, ha grande seguito soprattutto tra ex-elettori, potenziali elettori e attuali elettori del Pd e di coloro che si rispecchiano in una cultura di sinistra.

Quanti elettori del Pd condividono i commenti di Beppe Grillo su D’Alema, Fassino, Rutelli?

I sondaggi on-line danno qualche indicazione (L’Espresso, Corriere).

Possibile che i leader del Pd non ricordino cosa dichiaravano solo due anni fa in occasione del primo V-Day?

Poteva essere una grande occasione. La stanno sprecando.

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Sciopero dei blogger

luglio 14, 2009

BlogDome aderisce alla giornata di silenzio per la libertà d’informazione on line.

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Notizia dell’ultima ora

Maggio 6, 2009

«Buonasera, questa edizione del Fiorello Show andrà in onda in versione sobria per rispetto ai fatti di Arcore.

Noi non vogliamo unirci al coro degli altri programmi con commenti ironici o critici nei confronti dei coniugi Berlusconi… anzi, noi vogliamo rispettare la fine di un amore.

La fine di una coppia così discreta, riservata, che ha sempre tutelato la propria privacy… si parlavano come tutte le coppie del mondo: lei scriveva all’Ansa, lui rispondeva con una conferenza stampa… loro non hanno mai messo in piazza quello che succede tra le 508 mura di Arcore… e nulla, assolutamente nulla, faceva presagire la fine di quell’amore: lui sempre innamorato, magari non di lei ma sempre innamorato.

Lei, madre perfetta, lo attendeva per giorni e giorni, e giorni e giorni e giorni e giorni con i suoi bambini, in quella modesta villetta a schiera nel cuore della Brianza.

A nome della redazione del Fiorello Show, permettetemi un consiglio.

Caro Silvio, cara Veronica, mi raccomando: vogliatevi bene. In questi momenti c’è chi soffre: voi, i vostri figli, Sandro Bondi… ora dovrete affrontare anche il doloroso problema della separazione di quei pochi beni che permetteranno ai vostri figli un modesto ma onorevole futuro… cercate di farlo in modo sereno e pacifico e con la riservatezza che vi ha sempre distinti.

Ci piace immaginarvi ad Arcore seduti al tavolo di cucina che vi spartite fraternamente le vostre poche cose.

Scusate – interruzione- è arrivata un’Ansa.

Ecco, abbiamo in anteprima esclusiva il documento della divisione dei beni tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi.

A Veronica rimane l’Umbria, il Regno delle due Sicilie e un terzo continente a scelta. Inoltre a lei va la custodia del trofeo Mitropa Cup, dei Telegatti e dell’opera omnia di Apicella.

Sandro Bondi verrà affidato a Veronica, con la possibilità di visita da parte di Silvio ogni due weekend.

A Silvio rimane quel poco che resta. Ma si sa, nelle separazioni sono sempre gli uomini ad avere la peggio».
(Fiorello Show, 6 maggio 2009, Sky)

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Scomuniche

marzo 7, 2009

di ADRIANO SOFRI – La Repubblica 7 marzo 2009 

A RECIFE, in Brasile, c’è una bambina di nove anni. Ha un patrigno. Il patrigno abusa sessualmente di lei da quando aveva sei anni. Abusa di lei da tre anni. Il patrigno abusa anche della sorellina della bambina, che ha 14 anni ed è invalida. Ora il patrigno è in carcere. Ora la bambina di nove anni è incinta, di due gemelli.

La bambina ha anche un suo padre, e una madre. La madre spera che abortisca, il padre no.
A Recife c’è un medico che ha preso in cura la bambina, le ha somministrato dei farmaci che hanno procurato l’aborto. Il medico e i suoi collaboratori pensano, come vuole la legge, che non si debba obbligare una donna, e tanto meno una bambina, a mettere al mondo il frutto di uno stupro.
Si sono anche spaventati del rischio che il parto gemellare avrebbe comportato per una bambina di nove anni.

C’è un arcivescovo, a Recife – non importa il nome: non c’è il nome della bambina, né del suo violentatore, perché citare quello dell’arcivescovo – che ha scomunicato senza appello il medico che ha aiutato la bambina ad abortire, i suoi collaboratori, e la madre che ha approvato. Non il patrigno, “perché l’aborto è peggiore del suo crimine”. Non la bambina. La bambina non ha l’età per essere scomunicata. Solo per partorire due gemelli. L’arcivescovo ha proclamato – indovinate – che la legge di Dio è al di sopra della legge umana. L’arcivescovo ha tenuto ad aggiungere che l’olocausto dell’aborto nel mondo è peggiore di quello dei sei milioni di ebrei nella Shoah. Peggiore. C’è anche, a Recife, un gruppo di avvocati cattolici che ha denunciato i medici per il procurato aborto: omicidio volontario aggravato, presumo.

C’è, a Roma, il Vaticano e, in Vaticano, la Pontificia Accademia per la Vita. Con una gamma di sentimenti che vanno dall’imbarazzo al dolore alla perentorietà, i suoi esponenti hanno spiegato che la scomunica comminata dall’Arcivescovo di Recife era necessaria. Un atto davvero dovuto, come prescrive il Codice di Diritto Canonico. Un sacerdote del Pontificio Consiglio per la Famiglia, a sua volta, ha soffertamente ribadito che “L’annuncio della chiesa è la difesa della vita e della famiglia”. E che i medici sono “protagonisti di una scelta di morte”.

Penso che non si debba commentare tutto ciò. Neanche una parola. Bisogna trattenere il respiro, fino a scoppiare.

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sanremo

febbraio 20, 2009

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San Remo

febbraio 17, 2009

All’esito odierno del Pd… meglio rispondere a Povia.